Segnaletica Universitá Bocconi: riprendere le lezioni in presenza in tutta sicurezza

C’è tanta voglia di tornare alla normalità fra gli studenti, alla vita universitaria fra i banchi, alle lezioni in aula con i professori e i compagni di corso. Ma senza abbassare la guardia sull’emergenza Covid. All’università Bocconi di Milano, dove il nuovo anno accademico è cominciato il 24 agosto con l’accoglienza delle matricole e degli iscitti al primo anno dei master of science, sono state messe in atto tutte le misure per consentire agli studenti di tornare in sicurezza.
Il 24 Agosto l’università Bocconi, a Milano, ha riaperto le porte, accogliendo buona parte dei suoi iscritti alle lezioni in presenza.
Dato il periodo particolare, per permettere la corretta gestione del flusso di studenti è stato progettato un intero sistema di segnaletica studiato ad hoc da Apogeo SRL in collaborazione con lo staff dell’università.
Bandiere, banner, totem, grafiche calpestabili, vetrofanie: niente è stato lasciato al caso, tutto è stato personalizzato, realizzato e installato a tempo record, per permettere la riapertura dell’università milanese in totale sicurezza.
Percorsi cromaticamente ben distinti, indicazioni chiare e visibili a qualsiasi altezza dello sguardo per rendere praticamente impossibile non riuscire a individuare la corretta direzione, elementi indispensabili per evitare il più possibile che si formino assembramenti di studenti.
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Ecco anche un po’ di “Work in progress”






8 ottobre 2020
Milano, focolaio covid al campus della Bocconi: 180 studenti in quarantena
“Blindata” la residenza Castiglioni
E’ blindato il campus Castiglioni della Bocconi. Tutti gli studenti ospitati sono in quarantena per i casi di covid che si sono verificati ormai per nove persone che vivono nella struttura. Non trapelano molte informazioni in merito, tranne la conferma informale da parte dell’Ats Milano che tiene la situazione sotto monitoraggio.
Il timore è che il contagio si diffonda ancora di più. E tocchi gli altri studenti dell’ateneo, nonché i docenti. I ragazzi e le ragazze in quarantena all’interno del campus sono circa 180, mentre altri 120 studenti erano fuori dalla residenza al momento dello scoppio del focolaio e non possono rientrarvi, nemmeno per recuperare libri ed effetti personali. Alcuni corsi in università, parallelamente, sono stati sospesi con una o due settimane di anticipo rispetto alla “sospensione naturale” per gli esami parziali.
Gli oggetti e il cibo a domicilio vengono “scambiati” attraverso i cancelli socchiusi, ad opera del personale interno. I tamponi per il momento non sarebbero stati effettuati per tutti gli studenti ma solo per i contatti più stretti del “paziente zero”. Alla fine della quarantena però saranno eseguiti a tutti. Il contagio risalirebbe a fine settembre ma l’indicazione del lockdown per chi era rimasto in struttura è pervenuta mercoledì 7 ottobre. E qualcuno lamenta la scaristà di comunicazioni da parte sia dell’università (che pure ha notificato la quarantena) sia dell’Ats, l’autorità sanitaria.