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Centro vaccinale Museo della Scienza di Milano

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Il Museo della Scienza di Milano si trasforma in ambulatorio privato per le vaccinazioni: “Qui anche tanti over 65”. “Mesi di attesa con l’Ats”

Vaccini: a Milano postazioni al museo scienza e tecnologiaMonumenti

A Milano il vaccino entra al museo grazie a un’inedita partnership siglata tra il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci e l’Ospedale San Giuseppe del Gruppo MultiMedica.

Da martedì 3 novembre a giovedì 10 dicembre, la Sala Biancamano del Museo ospiterà 4 postazioni allestite dal San Giuseppe dove si potrà fare il vaccino contro l’influenza, su prenotazione (da effettuarsi al call center MultiMedica 02/99961999).

    Questo – viene spiegato in una nota – per consentire anche alle categorie non coperte dalla campagna vaccinale gratuita offerta da Regione Lombardia di sottoporsi, se interessate, alla profilassi antinfluenzale. 
    Il presidio temporaneo sarà strutturato per somministrare almeno 600 dosi al giorno del vaccino quadrivalente, nel rispetto del distanziamento sociale grazie all’ampio spazio a disposizione.        

5 Novembre 2020

Da luogo di cultura ad ambulatorio per la vaccinazione. È questa la trasformazione che sta vivendo il Museo nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo Da Vinci” di Milano dopo la chiusura al pubblico imposta dal nuovo dpcm. “Chiudiamo ai visitatori ma rimaniamo aperti al territorio come presidio sanitario temporaneo”, spiega il direttore generale Fiorenzo Galli. Da lunedì, nella sala “Biancamano” sono state allestite quattro postazioni per lavaccinazione antinfluenzale gestita dall’ospedale San Giuseppe. “Somministreremo 10mila dosi fino a dicembre”, dice il direttore operativo del Gruppo MultiMedica, Valeria Picchi. La campagna è rivolta alla popolazione maggiorenne, in particolare alle categorie non coperte dalla vaccinazione gratuita della Regione Lombardia. Ma in questi primi giorni sono tanti gli over 65 che hanno preferito pagare 60 euro per sottoporsi alla profilassi antinfluenzale privatamente all’interno del Museo. “Da un mese il mio medico mi dice che non ha nessuna novità sui vaccini gratuiti, così ho preferito farlo così”, racconta un ultra 70enne mentre aspetta il suo turno.

“Se mia moglie fosse riuscita a prendere appuntamento con Ast o con il medico della mutua, lo avrei fatto lì – spiega un altro pensionato – ma c’era d’aspettare mesi e dunque siamo venuti qui”. In questa sala ogni giorno si possono somministrare fino a un massimo di 600 dosi nel pieno rispetto del distanziamento. “L’alleanza tra il museo e l’ospedale San Giuseppe rappresenta un patto di comunità con il territorio e i suoi cittadini – spiega Galli – in questi mesi di emergenza sanitaria ritengo sia doveroso offrire il nostro supporto alle realtà vicine come è avvenuto anche nel caso dell’Istituto comprensivo Cavalieri”. Nelle scorse settimane, il museo aveva già aperto i suoi laboratori alle classi delle elementari e delle medie del quartiere. Un’iniziativa che ha permesso di ampliare gli spazi della scuola e l’offerta formativa per i ragazzi. “Questa è una situazione dove l’unica cosa chiara è che o si vince tutti insieme o non vince nessuno”.

Le dosi di vaccino anti Covid ci sono ma restano nei frigoriferi perché le liste sono vuote. Succede a Milano giovedì 1 aprile in due centri per le vaccinazioni, il Museo della Scienza e Tecnologia e la Fabbrica del Vapore.

Al Museo della Scienza, dove le vaccinazioni sono gestite dal gruppo Multimedica e sono rivolte, con AstraZeneca, al personale scolastico, l’attività è stata completamente sospesa giovedì 1 e venerdì 2 aprile. Come riferito dalla Multimedica, infatti, vi erano pochi appuntamenti e anche piuttosto frammentati per queste due giornate, così si è preferito anticiparne il più possibile a mercoledì 31 marzo. Pochissimi, che non erano stati raggiungibili al telefono, si sono presentati giovedì e sono stati riprogrammati per la settimana prossima. Dal gruppo Multimedica sono comunque pronti a ripartire a pieno ritmo vaccinando con AstraZeneca i primi 75-79enni che si prenoteranno a partire dal 2 aprile, con vaccinazioni a partire dal 12.