
“Il Piemonte ti vaccina”, ma se sei precario dell’Università no: protestano mille dottorandi e prof a contratto
18 Febbraio 2021
I precari dell’università di Torino esclusi dalla campagna vaccini lanciata dalla Regione Piemonte. Si tratta di oltre un migliaio di persone che, ogni giorno, lavora fianco a fianco con i professori e gli amministrativi, ma non può prenotarsi sul portale “Ilpiemontetivaccina” come hanno fatto gli accademici. Dopo averlo scoperto hanno subito denunciato la cosa e chiesto al rettore Stefano Geunad’intervenire, ma per ora nulla è accaduto e per questo è stata scritta una lettera aperta e sono pronte anche altre azioni di protesta.
Proprio in queste ore il governatore piemontese Alberto Cirio ha fornito i primi dati sulle prenotazioni: “Sono già più di 45mila le adesioni
alla vaccinazione del personale scolastico, universitario e della formazione professionale piemontese – ha detto Cirio – Domani partiremo con le somministrazioni. Ricordo a tutto il personale docente e non docente che può aderire alla campagna vaccinale sul portale www.ilpiemontetivaccina.it”.
Parole che per i precari assumono quasi il suono di una beffa. Il problema del resto non riguarda solo direttamente i precari di Unito, ma anche quelli degli enti di ricerca, come l’Infn, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Torino, che collaborano ogni giorno con l’ateneo. Domani la campagna vaccinale prenderà il via, ma nelle prossime settimane nella stessa stanza potrebbero lavorare persone immunizzate e persone escluse, rendendo anche più problematica la gestione della questione: “Questo anno di pandemia ci ha fatto toccare con mano l’importanza del diritto alla salute e ha rafforzato l’idea che dalla pandemia si può uscire solo tutte/i insieme. Troviamo quindi molto preoccupante che persone che lavorano con noi (e spesso più di noi) nelle sedi dell’ateneo non abbiano la possibilità di accedere al vaccino solo in quanto inquadrati in modo precario” scrivono nella missiva inviata a Geuna una ventina di persone tra docenti, ricercatori, tecnici e amministrativi.
“Abbiamo provato sollievo e speranza leggendo la sua email che annunciava la campagna vaccinale contro il Covid-19 e invitava all’adesione più ampia possibile – aggiungono – A questa speranza è però subentrato un senso di apprensione e inquietudine per la mancata inclusione di molte nostre colleghi che come noi hanno ricevuto la sua mail”.
La lettera aperta è stata inviata da questi, ma poi sottoscritta da altre decine di persone: “Le precarie e i precari nell’ambito didattico e di ricerca (co.co.co, assegnisti, borsisti, afferenti temporanei, dottorandi e docenti a contratto…) e il personale esternalizzato sono stati esclusi – denunciano – Stiamo parlando di numeri importanti della nostra comunità. Le persone con contratti precari di docenza e/o di ricerca sono pari a circa un terzo di tutte le lavoratrici alle dipendenze dell’ateneo; le esternalizzate nelle biblioteche, nell’amministrazione, nella logistica, nel portierato e nelle pulizie superano le 400 unità”.
Il problema è che la scelta di chi vaccinare è in campo alla Regione, ma il rettore del Politecnico, Guido Saracco, “ha chiesto che gli aventi diritto al vaccino vengano determinati con il criterio del luogo di lavoro” e in Toscana “anche grazie al coordinamento dei rettori degli atenei, la campagna vaccinale è stata aperta a tutti i collaboratori indipendentemente dall’inquadramento contrattuale” sostengono gli autori.
“Siamo consapevoli del fatto che la campagna vaccinale contro il covid non è decisa dall’ateneo, bensì organizzata a livello nazionale ed implementata a livello regionale – scrivono i manifestanti – Crediamo però che sia opportuno e doveroso attivarsi presso i responsabili del sistema sanitario regionale affinché tutte e tutti i lavoratrori che a diverso titolo prestano servizio all’interno delle sedi dell’ateneo siano inclusi. Lo consideriamo indispensabile per la tenuta della comunità accademica e strategico per la possibilità stessa di poter finalmente recuperare spazi di agibilità e socialità senza minare il diritto della salute di nessuno di noi e nel rispetto delle studentesse. Crediamo che sia questo il motivo per cui, presso le scuole di medicina della nostra Università, la vaccinazione è stata estesa a tutto il personale sia con contratto diretto sia con altre tipologie di contrattualizzazione”.
Dall’ateneo però hanno cercato di tranquillizzare tutti. Il rettore Stefano Geunaha inviato ai precari, con un indirizzo email di Unito, un’email in cui li invita a iscriversi sulla piattaforma regionale. “UniTo sostiene con forza la campagna vaccinale anti-Covid19 e lavora da giorni affinché l’intera comunità universitaria possa accedere a questa fondamentale opportunità nel più breve tempo possibile. Le prenotazioni sono già attive e, d’intesa con le Autorità sanitarie, stiamo lavorando con l’obiettivo di raggiungere tutti coloro che fanno richiesta, compiendo un gesto di responsabilità verso di sé e verso gli altri” spiega il rettore. Resta da capire se anche gli esternalizzati, cioè bibliocooperativisti, addetti alla sicurezza e alle pulizie dell’Università, potranno partecipare visto che al momento della vaccinazione è richiesto di mostrare il contratto con l’ateneo che loro non hanno, essendo dipendenti di altre società.
Il Piemonte ti vaccina: tutto quello che occorre sapere sulle vaccinazioni in Piemonte per il personale scolastico e universitario
Di Redazione Quotidiano Piemontese
13 Febbraio 2021
Dal 15 febbraio potrà manifestare la propria volontà di aderire alla vaccinazione anti Covid-19 tutto il personale scolastico e universitario, docente e non docente del Piemonte. I cittadini con più di 55 anni che hanno il medico di famiglia in Piemonteverrà chiamato per la vaccinazione e dovrà presentarsi con il certificato di servizio. Chi non ha il medico in Piemonte può segnalare la volontà di aderire alla vaccinazione al proprio Istituto o Ateneo di appartenenza. Chi ha un’età superiore a 55 anni può manifestare la propria adesione, ma sarà convocato alla vaccinazione con le modalità e le tempistiche previste dal Piano nazionale di vaccinazione anti Covid-19.
Per una maggiore comprensione dei processi ortanizzativi la Regione Piemonte ha pubblicato le FAQ sull’adesione del personale scolastico e universitario alla campagna di vaccinazione Covid19 in Piemonte
Chi può utilizzare il servizio di adesione
Dal 15 febbraio potrà manifestare la propria volontà di aderire alla vaccinazione anti Covid-19 tutto il personale scolastico e universitario, docente e non docente, attivo presso gli istituti scolastici e universitari pubblici e privati, compresi gli istituti del settore AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica) e i servizi educativi privati e paritari del Piemonte.
Personale fino a 55 anni
Chi ha il medico di famiglia in Piemonte quando verrà chiamato per la vaccinazione dovrà presentarsi con il certificato di servizio. Chi non ha il medico in Piemonte può segnalare la volontà di aderire alla vaccinazione al proprio Istituto o Ateneo di appartenenza.
Personale con più di 55 anni
Chi ha un’età superiore a 55 anni può manifestare la propria adesione, ma sarà convocato alla vaccinazione con le modalità e le tempistiche previste dal Piano nazionale di vaccinazione anti Covid-19.
Che cosa si intende per personale non docente
Rientrano nella categoria “Personale non docente” le seguenti figure:
Collaboratori scolastici (presso tutte le scuole) Assistenti Amministrativi (presso tutte le scuole)
Assistenti Tecnici (presso le scuole secondarie di secondo grado) Cuochi (presso convitti)
Infermieri (impiegati presso convitti) Guardarobieri (impiegati presso convitti)
Direttori dei servizi generali ed amministrativi (presso tutte le scuole)
Per quali aree di patologia non dovrò utilizzare il servizio di adesione ?
Il personale scolastico e universitario che si riconosce in una delle aree di patologia sotto in elenco non dovrà utilizzare il servizio e sarà informato successivamente sulle modalità di vaccinazione.
Con quale strumento posso aderire ?
Puoi utilizzare uno smartphone, un tablet o un personal computer: la grafica si adatterà alle dimensioni e alle caratteristiche del dispositivo.
Come accedo alla app ?
AI momento la APP non è pubblicata sugli store commerciali: accedi a www.ilpiemontetivaccina.it.Ti verrà richiesto, se lo desideri, di autorizzare lo scarico della APP sul tuo dispositivo
Quali dati devo inserire per poter effettuare l’adesione ?
Per manifestare l’interesse alla vaccinazione anti Covid-19 dovrai inserire:
codice fiscale
numero di tessera sanitaria
recapiti cellulare e e-mail [l’e-mail non è obbligatoria)
dichiarare di fare parte del personale scolastico, specificando l’appartenenza a una delle seguenti categorie:
i. personale scolastico docente
ii. personale scolastico non docente iii. personale universitario docente
iv. personale universitario non docente
v. personale scolastico non paritario docente
vi. personale scolastico non paritario non docente
Verifica scrupolosamente i recapiti forniti, in quanto serviranno per inviarti comunicazioni essenziali per la tua salute!
Che cosa accade se non posso indicare un numero di cellulare ?
Puoi indicare un indirizzo e-mail ed è anche possibile indicare il numero di cellulare di una persona di tua fiducia che riceverà le comunicazioni relative al tuo appuntamento di vaccinazione.
Che cosa accade se non posso indicare un indirizzo email ?
L’e-mail non è obbligatoria, ed è comunque possibile indicare l’e-mail di una persona di tua fiducia che riceverà le comunicazioni relative al tuo appuntamento di vaccinazione.
Come arriverà la conferma che la richiesta di adesione è andata a buon fine ?
Il sistema, dopo la compilazione dei dati, ti invierà un messaggio via SMS e via e-mail (se l’avrai comunicata), contenente un link e un numero di registrazione. Dovrai cliccare sul link per attestare di aver ricevuto la conferma (attenzione! La conferma sarà inviata solo se il telefono cellulare sarà collegato a Internet). Se ricevi più messaggi ricordati di cliccare su tutti, perché solo così potrai essere certo che è stata presa in carico la tua richiesta.
Se mi accorgo dopo aver confermato di aver inserito alcuni dati in modo errato posso correggerli ?
In questo caso dovrai ricompilare una nuova domanda di adesione. Nell’arco della stessa giornata sarà possibile effettuare la richiesta fino ad un massimo di 3 volte. Ricordati di confermare, cliccando sul link che riceverai via SMS, tutte le richieste: solo così potrai essere certo che abbiamo preso in carico la tua richiesta.
Come sarò convocato per la vaccinazione ?
Riceverai un SMS e/o un’e-mail ai recapiti che avrai indicato nell’adesione, con gli estremi per l’appuntamento di vaccinazione. Non dovrai confermare la tua presenza e dovrai recarti per il tuo appuntamento nella data e nel luogo comunicato nell’SMS e/o nell’e-mail.
A chi posso rivolgermi per ricevere assistenza ?
Puoi consultare le FAQ presenti sulla App oppure scrivere alla mail di assistenza: vaccinazioni.covid19@csi.it
Se non appartengo alla categoria del personale scolastico e universitario ?
Verrai informato successivamente sulle modalità di vaccinazione.
L’adesione è impegnativa ?
L’adesione verrà utilizzata per inviarti la convocazione all’appuntamento di vaccinazione ed è riservata al personale scolastico e universitario, docente e non docente. Questa condizione dovrà essere dimostrata presentando, il giorno della vaccinazione, il certificato di servizio. In mancanza di tale evidenza la vaccinazione non avrà luogo e la falsa dichiarazione di appartenenza alla categoria potrà avere conseguenze a norma di legge.
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