OMICRON – la variante Covid-19 più contagiosa nella storia del mondo
Il Tuo Infermiere3 Gennaio 2022

La nostra esperienza si basa su pochi anni di Pandemia, e anche se ci affidiamo alla ricerca scientifica e a prove evidenti di risultato sembra che nulla abbiamo imparato. Possiamo affermare che la malattia da Covid-19 ha diversi gradi di pericolosità a seconda del fatto che si sia o no vaccinati. Abbiamo potuto assistere a numerosi decessi, si parla di migliaia all’inizio di questa spiacevole vicenda, i vaccini non esistevano e si era appena avviata la sperimentazione a livello mondiale.
Mai come prima, scienziati di tutto il mondo hanno collaborato per trovare una soluzione efficace che potesse fermare il virus Sars Cov-2!
Con l’avvento del primo vaccino si è potuto constatare sin da subito una diminuzione drastica dei decessi, ma anche dei ricoveri ospedalieri. Per vaccinointendiamo ciclo completo o unico a seconda della tipologia vaccinale.
Ci teniamo a precisare che il vaccino, anche se diventerà obbligatorio, non ci esime dal contagio, la nuova variante Omicron tra l’altro si diffonde molto più rapidamente dando sintomi alle prime vie aeree, quelle superiori, naso e gola (raffreddore e mal di gola come una normale influenza); il vaccino ci protegge da una malattia da Covid-19 che porterebbe inevitabilmente danni multiorgano o malattia respiratoria grave fino al decesso nei casi estremi. Quindi chi si vaccina o si è già vaccinato da qualche mese potrebbe essere protetto quanto basta per non ammalarsi, ma veicolare, a sua insaputa, la malattia soprattutto a soggetti non vaccinati.
Per questo motivo abbiamo sempre consigliato, e continueremo a farlo, di indossare comunque una buona mascherina, quella in tessuto de “Il Tuo Infermiere” sarebbe ideale perché è lavabile e riutilizzabile molte volte, certificata FFp2, comoda e molto protettiva, ma una FFp2 monouso può fare un ottimo lavoro proteggendo se stessi e soprattutto gli altri per circa 6 ore di utilizzo, basta ricordarsi di cambiarla.
Ma se ho fatto la terza dose, posso prendere il Covid?
Si, la risposta è si, ma il tuo sistema immunitario lo riconosce e lo attacca sin da subito proteggendoti. Il guaio è che lo puoi trasmettere ad altri che ancora non hanno fatto una dose booster o non sono vaccinati, facendoli ammalare gravemente. Meglio in questo caso isolarsi una decina di giorni, utilizzare una mascherina come quelle descritte nel precedente paragrafo e controllarsi con un tampone rapido antigenico prima di ricominciare le normali attività fuori casa. Ricordiamo che il virus può rimanere latente per 6 giorni d’incubazione!
Ma che rischi si corrono a non fare il vaccino?
Lo abbiamo detto prima, il rischio principale è ammalarsi di malattia da Covid-19. Questa malattia danneggia irreparabilmente il sistema respiratorio e può compromettere la funzionalità di altri organi.
La protezione vaccinale è appurato che dura solamente qualche mese, da 4 a 5, il grado di immunizzazione è molto soggettivo e varia da persona a persona. Sicuramente la protezione è al massimo livello 15 gg dopo la seconda dose o 10 gg dopo la terza, insufficiente dopo una sola somministrazione se non si è avuto a che fare con il virus. Al 4° mese scema al 70% e dal 5° mese in avanti può scendere fino al 30%. Significa che si può essere contagiati con più facilità e, per proteggersi, meglio utilizzare la mascherina.
Ma cosa succede a chi ha contratto il Covid-19 durante il periodo in cui era vaccinato?
Contrarre il virus durante i mesi in cui è valida la vaccinazione abbiamo detto che è possibile. Non è possibile durante i primi due / tre mesi, ovvero è improbabile; chi lo contrae nei primi giorni dopo la vaccinazione era già stato contagiato nei giorni precedenti. Chi contrae il Covid-19 durante il periodo vaccinale o a scadenza sarà molto protetto perché avrà degli anticorpi maggiormente sviluppati, in maniera naturale, senza l’ausilio del vaccino e l’immunizzazione ha una durata leggermente maggiore, si possono ritrovare anticorpi anche dopo il 6° mese. Fare un richiamo vaccinale in questo caso, non è consigliato, meglio aspettare dopo il 5° mese.
Coronavirus: isolato il primo caso di variante Omicron in Abruzzo
(REGFLASH) Pescara, 16 dic. – I laboratori del Cast dell’Università di Chieti, diretti dal professor Liborio Stuppia, hanno sequenziato il primo caso di variante Omicron in Abruzzo.
Il tampone è di un 52enne della provincia di Chieti, che potrebbe aver contratto il virus in occasione di una manifestazione pubblica a cui ha partecipato fuori regione.
L’uomo non presenta sintomi di rilievo ed è in isolamento domiciliare.
Il Siesp della Asl Lanciano-Vasto-Chieti ha già attivato tutti i protocolli di sicurezza sanitaria e avviato il tracciamento dei contatti del positivo.
Lo comunica l’Assessorato alla Salute. (REGFLASH) FRAFLA 211216