Un fumetto per il vaccino anti Covid-19
In Italia, come in molti altri Paesi, persiste una irriducibile minoranza no vax. Un fumetto, scritto e disegnato da un medico, può essere utile alla campagna vaccinale.
Nel febbraio 2019, quando è iniziata la pandemia Covid-19 in Italia, credo che ogni medico, conscio dei propri rischi professionali, si sia chiesto se sarebbe arrivato vivo all’estate. Anche i sanitari hanno pagato un prezzo altissimo in termini di malattia e vite umane e la grande maggioranza ha accolto, nel gennaio 2020, con enorme sollievo l’arrivo dei vaccini.
Eppure, in maniera imprevedibile, la campagna di vaccinazione ha incontrato la resistenza ostinata di una minoranza irriducibile, presente anche all’interno delle categorie sanitarie.
All’interno del movimento no vax convivono diversi atteggiamenti, il salutista è accanto a chi non ha mai chiesto il bugiardino al pusher, il contestatore è a braccetto col tradizionalista, il laureato con l’analfabeta di ritorno. Il blocco eterogeneo dei no vax ha prodotto un’ondata di ansia, incertezza e paura che ha indotto parecchie persone a non vaccinarsi per non affrontare i rischi degli effetti collaterali.
Nonostante l’obbligo vaccinale in Italia oltre un milione e mezzo di over 50 continua a rifiutare il vaccino, costituendo un pericoloso serbatoio di infezioni e casi gravi. Tutti abbiamo amici e parenti che per convinzione o per paura non si sono vaccinati.
Parecchi medici si sono spesi personalmente, con molta generosità, per diffondere la consapevolezza della necessità di vaccinarsi. I virologi hanno dovuto sostituirsi ai politici nello spiegare e convincere i cittadini. Vi sono state alcune sbavature, ma la maniera migliore per non sbagliare è non fare. La partecipazione ai dibattiti televisivi può essere stata controproducente, legittimando gli interlocutori no vax.
La strategia comunicativa in favore dei vaccini anti Covid-19 basata sui testimonial è stata insufficiente perché anche i no vax hanno i loro testimonial.
Ho scritto e disegnato il fumetto “Immunità di gregge” perché alla narrazione no vax ne va contrapposta una semplice, comprensibile ed efficace.
Alcuni anni fa ho disegnato un fumetto su Sigmund Freud che in un centinaio di pagine riassume le sue teorie. Il libro ha avuto una buona diffusione ed è stato adottato come libro di testo in alcune scuole. Ho provato a fare lo stesso sforzo di sintesi spiegando la necessità della vaccinazione contro il Covid-19.
Ho cercato di comprendere le paure e le motivazioni di chi non si è vaccinato, per offrire delle risposte, almeno sul piano psicologico.
Il fumetto, integrando immagini e parole, consente di dare al lettore molte informazioni con tempi di lettura estremamente ridotti. La critica viene ammorbidita da un disegno umoristico e un atteggiamento bonariamente ironico è più efficace di una dura polemica.
Ho usato come personaggio principale Jonas Salk che per primo realizzò nel 1955 il vaccino antipoliomielite. Altri personaggi sono Edward Jenner, Pulcinella, lo jettatore, Don Ferrante e il Dottor Azzecca-garbugli.
Ma soprattutto, come in tutte le favole, sono protagonisti degli animali, in questo caso le pecore, rappresentazione immediata dell’immunità di gregge.











Un fumetto per superare la paura
21/12/2022
Sono passati solo pochi anni da quando il Coronavirus ha cominciato a diffondersi, causando milioni di vittime. Allora tutti ci affidavamo alla ricerca e speravamo nell’arrivo dei vaccini che avrebbero debellato la pandemia e immunizzato la popolazione. Ma quando i vaccini sono arrivati si è anche diffusa tra le persone ansia, incertezza e paura sui rischi e sugli effetti collaterali della vaccinazione. È nata così una confusione comunicativa generale che ha portato ad avere sfiducia nelle istituzioni politiche e scientifiche.
Per contrastare l’infodemia e le fake news circolate nel tempo, Marco Bonafede, medico di Cefalù, ha realizzato un fumetto dal titolo “Immunità di gregge”, edito da Pisolo books, per spiegare quanto sia importante vaccinarsi in maniera semplice, comprensibile ed efficace. Il protagonista principale è Jonas Salk, che nel 1955 realizzò il primo vaccino contro la poliomielite, accompagnato come in tutte le favole dagli animali, in questo caso le pecore che rappresentano l’immunità di gregge.
Salk incontra una serie di personaggi e dialoga con loro per smontare con ironia le teorie no-vax. Il primo è Edward Jenner, padre del vaccino contro il vaiolo, che racconta di aver avuto anche lui problemi: “Non sempre le cose vanno lisce caro dottore! Ai miei tempi io ho incontrato moltissime ostilità al mio vaccino! Ci fu però chi capì l’importanza della vaccinazione […] Napoleone fece vaccinare il suo esercito e poi altri seguirono il suo esempio. Il vaccino non protegge solo chi viene immunizzato, ma impedisce che il virus passi da una persona all’altra”.
L’incontro successivo con Pulcinella consente di smascherare la furbizia di chi “spera che l’epidemia prima o poi passerà e non incontrerà mai il virus. I vaccinati gli faranno da scudo e lui la farà franca senza rischiare reazioni avverse”. Con Don Ferrante e il dottor Azzeccagarbugli de “I promessi sposi” si affrontano le notizie false diffuse su Internet e sui canali social. Le vere protagoniste sono però le pecore, che rappresentano tutti noi. Alcune di loro, fidandosi delle notizie dei social e dei talk, e pensando che la libertà personale consenta di opporsi alle politiche sanitarie, mettono in pericolo il resto del gregge. Pecore che utilizzano le cure più strane, alternative al vaccino, più improbabili e rifiutano le cure. Pecore che si affidano al sentito dire piuttosto che alla medicina e alla scienza.
L’autore, in questo modo, invita a riflettere sui comportamenti non corretti. Anche se la pandemia Covid-19 oggi sembra essere sotto controllo e abbiamo imparato a conviverci, non bisogna abbassare la guardia e continuare ad ascoltare scienziati e ricercatori per essere informati e affrontare nuove e ancora sconosciute pandemie.
Il fumetto fornisce al lettore molte informazioni e in modo efficace e con ironia. Chiaro e di facile lettura, il libro è rivolto a tutti, sia grandi che bambini.