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Variante Xibalbà

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Xibalbà, “vaccini inefficaci”: Covid, il peggio arriva soltanto ora?
02 dicembre 2022
Aumentano i contagi da Covid in tutto il mondo e ora a preoccupare gli esperti è una sotto-variante di Omicron scoperta in Messico, la BW.1, chiamata ancheXibalbá. Secondo le autorità sanitarie potrebbe essere la causa di nuovi focolai nel Paese. Gli stati in cui le infezioni circolano principalmente in Messico sono Yucatán, Campeche, Tabasco e Quintana Roo. Rodrigo García López, scienziato dell’Istituto di Biotecnologia dell’Università Nazionale Autonoma del Messico (UNAM) ha annunciato la scoperta di questo nuovo ceppo che potrebbe aver avuto origine in Messico, appunto, durante la quinta ondata epidemiologica (da giugno a settembre 2022) e che sarebbe derivata dai virus BA.5.6.2 circolanti nello Yucatan, che a loro volta potrebbero essere stati importati dagli Usa.

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Questa sotto-variante di Omicron elude le misure di protezione attuali, tanto che il rischio di reinfezione è molto alto e potrebbe presto dilagare in tutto il mondo. I sintomi sono gli stessi del Covid: febbre, tosse, raffreddore, mal di gola, dolori muscolari, affaticamento, perdita dell’olfatto e del gusto ma anche diarrea.

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Intanto l’Oms avverte che “I gap nella sorveglianza, nei test, nel sequenziamento e nelle vaccinazioni continuano a creare le condizioni perfette per far emergere una nuova variante di preoccupazione” del virus Sars-CoV-2, “che potrebbe causare una significativa mortalità”. L’agenzia Onu per la salute quindi “continua a sollecitare tutti i Paesi ad adottare un approccio basato sul rischio che protegga sia la salute pubblica che i diritti umani”. 

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La variante è stata scoperta in Messico e si ritiene possa essere la responsabile dell’ultimo aumento dei contagi

La pandemia è ormai alle spalle, ma l’aumento dei contagi da Covid continua a tenere in ansia gli scienziati. In Messico è stata recentemente scoperta una nuova variante, soprannominata BW.1, o più comunemente Xibalbá. Secondo i medici potrebbe essere la causa di nuovi focolari che si stanno verificando nel Paese sudamericano. Nell’ultima settimana nella regione si è registrato un aumento di 500 casi. 

APPROFONDIMENTI

Le autorità mediche sono preoccupate che si possa verificare un nuovo aumento significativo dei contagi, di pari passo con la diffusione di Xibalbà. Gli stati in cui le infezioni circolano principalmente in Messico sono Yucatán, Campeche, Tabasco e Quintana Roo. Ad annunciare la scoperta del nuovo ceppo è stato Rodrigo García López, scienziato dell’Istituto di Biotecnologia dell’Università Nazionale Autonoma del Messico. L’analisi genomica della variante BW.1 suggerisce che potrebbe essersi originata in Messico durante la quinta ondata epidemiologica (da giugno a settembre 2022), derivata dai virus BA.5.6.2 circolanti nello Yucatan, che a loro volta potrebbero essere stati importati da gli Stati Uniti. 

Xibalbà è una sottovariante di Omicron, derivata dal lignaggio BA.5.6.2 (noto come Hellhound), che sembra aver avuto origine in Messico ed è diventato dominante nella penisola dello Yucatan. È un ceppo che elude le misure di protezione attuali, tanto che il rischio di reinfezione è molto alto e, quindi, la sua futura espansione internazionale.