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Esempi di tecniche applicate con successo per combattere flagelli letali

Affrontiamo la nuova normalità

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Michele Placido

Campagna di comunicazione Pfizer

Professionisti sanitari, aziende condividono lo stesso obiettivo: continuare la vita di sempre, affrontare in serenità la convivenza con il COVID-19 e fare tesoro dell’esperienza vissuta nei tre anni di pandemia facendo buon uso degli strumenti che abbiamo a disposizione. 

Da questo impegno condiviso prende vita “Insieme per la Nuova Normalità”, il manifesto in 8 punti chiave per affrontare la fase post-emergenza

1. LA NUOVA NORMALITÀ

L’emergenza sanitaria è finita, il COVID-19 no

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha annunciato lo stato di pandemia globale a marzo del 2020e ha dichiarato la fine dello stato di emergenza sanitaria pubblica internazionale legata a COVID-19 il 5 maggio 2023.2 Tuttavia, il SARS-CoV-2 rimane tuttora un virus soggetto a mutazioni che possono causare nuovi picchi di casi ed eventuali decessi.2
In questo contesto, il Ministero della Sanità pubblica periodicamente informazioni e aggiornamenti sulle campagne in vigore per una maggior tutela della salute alla quale è opportuno riferirsi.
Perché parliamo ancora di COVID-19?  
La fine dell’emergenza sanitaria non significa che il COVID-19 è scomparso ma che non è più una malattia causata da un agente patogeno sconosciuto al nostro sistema immunitario, e che, presumibilmente, non causerà altre impennate nei tassi di contagio, ospedalizzazioni e decessi, seppur circolando.

Siamo in una Nuova Normalità dove conviviamo con il virus SARS-CoV-2 oramai diventato endemico: continua a circolare ma, grazie alla vaccinazione su larga scala e all’immunizzazione di ampie quote della popolazione guarite dalla malattia stessa, ha ridotto in parte la sua capacità di causare una malattia grave.
Tuttavia, a causa delle varianti e della decrescita naturale dell’immunità, il COVID-19 continua a rappresentare una minaccia per la salute e la qualità di vita delle persone, ed una sfida per il Servizio Sanitario Nazionale: infatti le re-infezioni da SARS-CoV-2 impattano particolarmente le persone ad alto rischio di progredire a forme gravi di COVID-19, come anziani e persone affette da altre patologie; inoltre, il contagio da SARS-CoV-2 può portare a potenziali effetti a lungo termine, come il Long COVID, che può svilupparsi indipendentemente dalla severità della malattia nella fase acuta. 

Nuova Normalità vuol dire riprendere la nostra vita di sempre ma continuando a mantenere le “buone norme di convivenza” con il virus: proteggere le persone più fragili e la comunità valorizzando le risorse di prevenzione e trattamento che la ricerca ha messo a disposizione in tempi record per riabbracciarsi ancora… più protetti che mai.

2. COSA È IL COVID-19 

Il COVID-19 è una malattia acuta causata dal coronavirus SARS-CoV-2 (Severe Acute Respiratory Syndrome COronaVirus 2), che può interessare diversi organi, tra cui polmoni, cuore, reni, intestinoe può avere anche conseguenze a lungo termine sulla salute delle persone colpite.4
Chi si ammala gravemente di COVID-19 può sviluppare difficoltà respiratorie, bassi livelli di ossigeno nel sangue e polmonite. In alcuni casi, si verificano anche disfunzioni di organi come cuore, reni e intestino, causando la sindrome da disfunzione multiorgano (MODS).3
Il coronavirus SARS-CoV-2 si trasmette per contatto diretto con le particelle virali veicolate dalle goccioline rilasciate nell’aria. Mentre le goccioline più grandi tendono a cadere rapidamente a terra, le minuscole particelle infettive possono rimanere sospese nell’aria e accumularsi in ambienti chiusi, soprattutto quando molte persone si trovano insieme (assembramenti) e la ventilazione è insufficiente.4
Il SARS-CoV-2 può diffondersi anche attraverso il contatto indiretto con superfici e oggetti contaminati dal virus (trasmissione per contatto con fomite).5
È raro che il SARS-CoV-2 venga trasmesso da madre a feto durante la gravidanza (trasmissione verticale).5

Un individuo infetto da SARS-CoV-2 può contagiare altre persone fino a 2 giorni prima dell’insorgenza dei sintomi e rimane contagioso per un periodo che varia da 10 a 20 giorni.4

3. I FATTORI DI RISCHIO 

Alcune persone possono andare incontro a una maggiore probabilità di avere un decorso grave del COVID-19.6

È bene conoscere quali siano i propri fattori di rischio per poterne discutere col medico curante al fine di attuare la migliore strategia preventiva ed accedere eventualmente al trattamento previsto per alcune condizioni.7
ETÀ – L’avanzamento dell’età porta di per sé una fragilità determinata sia dalla presenza di diverse patologie o condizioni sia da una naturale riduzione dell’efficienza del sistema immunitario.8
OBESITÀ –  L’obesità può causare di per sé problemi respiratori, favorire la formazione di coaguli nel sangue e indebolire il sistema immunitario, aumentando così la suscettibilità a forme gravi di COVID-19.9 Il rischio di ammalarsi in modo severo aumenta all’aumentare dell’Indice di Massa Corporea (IMC).7
DIABETE – Le persone affette da diabete sono più suscettibili a gravi complicazioni, ma il rischio può essere ridotto se il diabete è ben gestito e controllato.9
MALATTIE POLMONARI – Soffrire di malattie polmonari come la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e l’asma aumenta il rischio di ammalarsi di COVID-19 in modo grave.7
MALATTIE CRONICHE: RENALI, EPATICHE, CARDIACHE – Le persone affette da patologie renali, epatiche e cardiache non solo sono più suscettibili a sviluppare forme gravi e fatali di COVID-19, ma la malattia stessa può causare a sua volta danni a fegato, reni e cuore, aggravando ulteriormente le condizioni preesistenti.8

4. PREVENZIONE

La vaccinazione contro il COVID-19 aiuta l’organismo a difendersi dal virus. Anche se è comunque possibile contrarre l’infezione, la vaccinazione riduce il rischio di sviluppare gravi complicanze che potrebbero portare al ricovero in ospedale e, in alcuni casi, persino alla morte.10
I diversi vaccini contro il COVID-19 hanno tutti lo stesso obiettivo: stimolare il sistema immunitario a riconoscere e a combattere il virus SARS-CoV-2.11
La proteina spike, presente sulla superficie di SARS-CoV-2, svolge un ruolo fondamentale perché è responsabile dell’ingresso del virus nelle cellule umane.12
Mediante la vaccinazione, il sistema immunitario viene “istruito” a riconoscere la proteina spike come un segnale di pericolo, generando anticorpi specifici e cellule di memoria.13 In caso di eventuale esposizione al SARS-CoV-2, il sistema immunitario sarà già in grado di combattere il virus.11

I nuovi vaccini monovalenti aggiornati con la variante XBB.1.5 possono essere utilizzati sia per la vaccinazione primaria, sia per i richiami annuali. Alcune persone fortemente immunodepresse, potrebbero avere necessità di ricevere un’ulteriore dose di richiamo o una anticipazione dell’intervallo dall’ultima dose.14


Le norme comportamentali15
Gli accorgimenti da seguire per ridurre il rischio di infezione secondo il Ministero della Salute15:vaccinarsi;indossare correttamente la mascherina;mantenere la distanza di sicurezza di almeno un metro;lavarsi spesso le mani;evitare i luoghi affollati e gli ambienti chiusi;arieggiare frequentemente le stanze;starnutire e tossire in un fazzoletto;bere solo dal proprio bicchiere;non toccarsi il viso con le mani;pulire le superfici e disinfettarle.

5. RICONOSCERE I SINTOMI 
Il riconoscimento precoce è importante per sé stessi16 e la comunità17

Se si è a rischio di sviluppare una forma severa di COVID-19, è fondamentale individuare rapidamente i sintomi: alcuni farmaci devono essere somministrati entro pochi giorni per ottenere risultati efficaci.16
Se si hanno sintomi lievi, occorre contattare immediatamente il proprio medico per avere delle indicazioni e rimanere a casa.16
In caso di positività per COVID-19, è fondamentale ridurre il rischiodi diffondere il virus ad altre persone, comprese quelle più fragili.17
sintomi più comuni sono febbre, tosse, debolezza, mal di gola.18
Altri sintomi meno frequenti sono: mal di testa (cefalea), dolori, vomito e/o diarrea, stanchezza (astenia), brividi, eruzione cutanea, alterazioni del normale, colorito cutaneo, occhi rossi o irritati.18

In caso di sintomi è importante fare al più presto il test per il COVID-1919  e, se il tampone è positivo, contattare il medico curante, soprattutto se si è fra le persone a rischio o se le condizioni cliniche peggiorano.4

Nel frattempo è opportuno osservare le precauzioni utili per prevenire la trasmissione della gran parte delle patologie respiratorie, come indossare la mascherina20 quando si entra in contatto con altre persone;20 igienizzare spesso le mani;3 evitare il contatto con persone fragili, immunodepresse, donne in stato di gravidanza.20
Cosa fare in caso di contatto con persona positiva al SARS-CoV-2?
Prestare attenzione a eventuali sintomi tipici del COVID-19 nei giorni immediatamente successivi.20
Durante questo periodo, è consigliabile evitare il contatto con individui fragili, immunodepressi e donne in stato di gravidanza.20
Qualora si manifestassero i sintomi, è raccomandata l’esecuzione di un test diagnostico per il SARS-CoV-2.20

6. TRATTAMENTO

Le opzioni terapeutiche disponibili aiutano a ridurre il rischio di ospedalizzazione e morte.21

La valutazione del medico è fondamentale per capire qual è l’approccio terapeutico migliore per limitare l’aggravarsi della malattia e prevenire il rischio di ricovero in ospedale.21

Se è necessario l’utilizzo di farmaci, è di fondamentale importanza avviare il trattamento entro pochi giorni dall’insorgenza dei sintomi per ottenere risultati efficaci.21
Farmaci che il medico può prescrivere in caso di COVID-196
Il Ministero della Salute distingue diverse terapie per il trattamento del COVID-19:6
farmaci sintomatici  paracetamolo e antinfiammatori, usati per diminuire la temperatura, i dolori muscolari e/o articolari;ossigenoterapia – in caso di insufficienza respiratoria (per il corretto utilizzo si rimanda alle raccomandazioni specifiche);farmaci da usare solo in specifiche fasi della malattia e se si hanno particolari condizioni – antivirali, anticorpi monoclonali, corticosteroidi, eparina;

Farmaci non raccomandati per il trattamento del COVID-19: antibiotici (a meno di sovrainfezione batterica), antimalarici, antivirali che non siano specifici per il COVID-19 e che non siano espressamente raccomandati alla luce delle evidenze.


7.    IL LONG COVID

L’OMS definisce il Long COVID come una condizione di permanenza di sintomi che si manifesta in individui infettati da SARS-CoV-2, di solito 3 mesi dopo aver contratto il COVID-19.4
È possibile distinguere ulteriormente tra*:COVID-19 sintomatico persistente – i sintomi continuano a essere presenti oltre 4 settimane dall’infezione fino a 12 settimane;sindrome post COVID – i sintomi si prolungano per più di 12 settimane e non possono essere spiegati da nessun’altra condizione.4
*=Definizione dell’Istituto britannico NICE (UK National Institute for Health and Care Excellence)
Alcune fonti indicano che la condizione può durare fino a 3 mesi, mentre altre testimonianze riportano una durata di 6 mesi e potenzialmente fino a 9. La durata non è stata ancora completamente chiarita e sono necessari ulteriori studi.22

Persone a rischio:coloro che hanno avuto una forma più grave di COVID-19 (con ospedalizzazione e/o cure intensive);23coloro che non hanno ricevuto il vaccino COVID-19;23chi è andato incontro a sindrome infiammatoria multisistemica durante o dopo l’infezione da SARS-CoV-2.23
La persona con Long COVID dovrebbe essere seguita da un team formato da medici, psicologi, fisioterapisti, assistenti sanitari, etc. che fornisca un piano d’azione multidisciplinare in base ai sintomi sviluppati e che possa soddisfare le esigenze nutrizionali e riabilitative specifiche dell’individuo.22


Principali sintomi del Long-COVID (lista esemplificativa non esaustiva)24:stanchezza e spossatezza;mancanza di respiro;dolori muscolari;ansia;disturbi del sonno;depressione;difficoltà di concentrazione;disturbi dell’umore;emicranie.

Affrontiamo la nuova normalità. Campagna di sensibilizzazione per non abbassare la guardia sul COVID

Il Covid ha cambiato maschera…. ma è rimasto in scena.
Grazie alla scienza con il virus ci conviviamo. Proteggiamo quello che abbiamo riconquistato, anche con la prevenzione”. 
Con Michele Placido, autore e protagonista dello spot tv, che dagli spazi di un set cinematografico il celebre regista e attore, protagonista di opere cult come Mery per sempre e Un eroe borghese, risponde così alla ‘provocazione’ del suo alter ego virtuale – “Ancora a parlare di Covid!” – rivolgendosi direttamente alla macchina da presa e alle persone che lo guardano da casa.

Affrontiamo insieme la Nuova Normalità”, promuove nell’ambito della campagna di sensibilizzazione l’opinione pubblica sull’importanza di non abbassare la guardia sul Covid e di normalizzare la convivenza con il virus, grazie all’impegno verso la prevenzione e la sorveglianza epidemiologica che sono state messe in atto fino ad oggi e che devono andare avanti.
Il dialogo che avviene nello spot tra il Michele Placido reale e il suo doppio, confinato all’interno di uno schermo, è un espediente narrativo che riproduce l’atteggiamento dicotomico che ha oggi l’opinione pubblica nei confronti del virus. La nuova normalità ci aiuta a proteggere quello che abbiamo riconquistato: stare di nuovo insieme, viaggiare, vivere normalmente le nostre vite, essere liberi. In particolare, proteggendo le persone fragili con comorbidità e gli anziani, che rappresentano un’ampia fascia della popolazione italiana. Per continuare a stare insieme, non bisogna dunque abbassare la guardia.

La campagna di sensibilizzazione “Affrontiamo insieme la Nuova Normalità” è realizzata con il patrocinio di una alleanza di soggetti tra Società medico-scientifiche, Organizzazioni di pazienti e Associazioni di settore: AIPO – Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri; FederANISAPFederfarmaFIMMG – Federazione Italiana Medici di Famiglia; FOFI – Federazione Ordini Farmacisti Italiani; SIGG – Società Italiana di Gerontologia e Geriatria; SIMG – Società Italiana di Medicina Generale e delle cure primarie; SIMIT – Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali; SITA – Società Italiana di Terapia Antinfettiva; SItI – Società Italiana di Igiene, medicina preventiva e sanità pubblica; AIL – Associazione Italiana contro Leucemie, linfomi e mieloma; AMICI Italia; Amici ObesiANMAR – Associazione Nazionale Malati Reumatici; APMARR – Associazione nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare; Associazione Pazienti BPCO e altre patologie respiratorie; CittadinanzattivaEuropa Donna ItaliaEuropa UomoFAND – Associazione Italiana Diabetici; FederCentri Senior Italia; HappyAgeingNADIR ed è promossa da Pfizer.

Lo spot, diretto e interpretato da Michele Placido, curato da Pro Format Comunicazione e prodotto da MP Film, è disponibile per la visione a questo link, dove è possibile reperire tutte le informazioni scientifiche e sanitarie relative alla convivenza con il Covid, unitamente a contenuti informativi sul Covid destinati al largo pubblico.

Covid. Un Manifesto per affrontare la “Nuova Normalità”

Finita l’emergenza sanitaria, è giunto il momento di ricalibrare l’informazione sul Covid, con l’obiettivo principale di continuare a proteggere la popolazione e in particolare i più fragili. Una nutrita “Coalition” di Società scientifiche, Associazioni professionali e Associazioni di Pazienti ha redatto il Manifesto Insieme per la Nuova Normalità, individuando otto punti fondamentali sui quali implementare attività future di contrasto al Covid. Il Manifesto è l’atto conclusivo della campagna “Affrontiamo insieme la Nuova Normalità”.

06 MAR – 

Evoluzione del Covid dopo la fine dell’emergenza sanitaria a malattia endemica. Modesta adesione della popolazione alla campagna vaccinale. Esigenza di continuare a proteggere le persone più fragili, che restano esposte alle complicanze e alle conseguenze di lungo termine dell’infezione.

È questo lo scenario sul cui sfondo si sono confrontati a Roma rappresentanti delle Società scientifiche, Associazioni professionali e Associazioni Pazienti riunite nella Coalition che ha sostenuto la campagna “Affrontiamo insieme la Nuova Normalità”, supportata da Pfizer con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di non abbassare la guardia sul Covid e di normalizzare la convivenza con il virus, attraverso la prevenzione e la sorveglianza epidemiologica.

Punto di arrivo della campagna – che nei mesi scorsi si è concretizzata in annunci pubblicati sulle più importanti testate nazionali e in uno spot televisivo interpretato da Michele Placido – è il Manifesto Insieme per la Nuova Normalità, sottoscritto da tutti i componenti della Coalition, dove vengono suggeriti otto punti chiave per affrontare la fase post-emergenza: dall’attenzione verso le persone più fragili, all’equità nell’accesso alle cure e alla prevenzione, al supporto alla ricerca e ai professionisti sanitari, fino alla lotta contro la disinformazione.

La “Nuova Normalità”Ma cosa è esattamente la “Nuova Normalità” di cui parla la campagna? È la fase attuale, caratterizzata dalla presenza del virus SARS-CoV-2, che, grazie alla prevenzione, ha perso parte della sua capacità di causare una malattia grave, ma che continua a circolare e a far parte delle nostre vite.

A modificare le caratteristiche del Covid, secondo gli specialisti, hanno contribuito la vaccinazione su larga scala, le terapie con anticorpi e antivirali e l’immunizzazione acquisita da larghe quote di popolazione guarita.

Eppure, anche in questa nuova fase, nei soli mesi ottobre 2023 – gennaio 2024 si sono registrati oltre 600.000 nuovi casi di COVID-19, 84.000 ricoveri e oltre 4.000 decessi. Numeri lontani da quelli del periodo 2020-21, ma che comportano ritardi nei percorsi di cura dei pazienti con altre patologie e un carico rilevante per le famiglie e le strutture sanitarie.

Rimodulare la comunicazione sul CovidDiversi i fattori che medici, farmacisti e rappresentanti dei pazienti hanno evidenziato per spiegare la scarsa risposta all’offerta vaccinale. Quale può essere la chiave per gestire la convivenza con il Covid e valorizzare la vaccinazione e gli strumenti di contenimento del virus, convalidati anche dal Piano pandemico appena presentato?

L’esigenza primaria è quella di rimodulare la comunicazione sul Covid e di considerarla come una patologia infettiva che ha dei picchi stagionali, come accade per l’influenza, e che nelle fasi di picco va contrastata con le risorse di prevenzione e trattamento.

In secondo luogo, la Coalition raccomanda che la prossima campagna di comunicazione vaccinale per il Covid sia mirata alla popolazione anziana e fragile accendendo i riflettori sui benefici specifici della vaccinazione, dalla riduzione dei giorni di malattia fino alla prevenzione del ricovero e delle complicanze. Un ruolo importante, in questo senso, è rivestito dal medico di famiglia per identificare tra i propri pazienti gli appartenenti ai gruppi a rischio, favorendone l’accesso alla vaccinazione, auspicabilmente con il meccanismo della “chiamata attiva”.

Attività di formazione/informazione rivolte a medici, farmacisti e infermieri potranno inoltre garantire un approccio condiviso tra tutti i professionisti sanitari per trasmettere messaggi chiari e univoci volti a favorire l’adozione delle misure di prevenzione per la protezione delle persone più fragili.

Infine, la Coalition è disponibile ad attivarsi per un maggiore coordinamento tra categorie professionali, Società scientifiche, istituzioni di tutte le aree geografiche, al fine di promuovere l’approvvigionamento, l’organizzazione e la comunicazione sulle vaccinazioni.

Gli otto punti chiave del Manifesto Insieme per la nuova Normalità
1. Difendiamo il ritorno a una vita normale

2. Proteggiamo le persone più fragili

3. Manteniamo alta la guardia contro il Covid

4. Promuoviamo il valore della ricerca e dell’innovazione

5. Assicuriamo equità nell’accesso alle cure e alla prevenzione

6. Supportiamo il Servizio Sanitario Nazionale

7. Sosteniamo tutti i professionisti sanitari

8. Contrastiamo la disinformazione

La campagna di sensibilizzazione “Affrontiamo insieme la Nuova Normalità”. I protagonisti
La campagna di sensibilizzazione “Affrontiamo insieme la Nuova Normalità” è realizzata con il patrocinio di una larga alleanza di soggetti tra Società medico-scientifiche, Organizzazioni di pazienti e Associazioni di settore: AIPO – Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri; FederANISAP; Federfarma; FIMMG – Federazione Italiana Medici di Famiglia; FOFI – Federazione Ordini Farmacisti Italiani; SIGG – Società Italiana di Gerontologia e Geriatria; SIMG – Società Italiana di Medicina Generale e delle cure primarie; SIMIT – Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali; SITA – Società Italiana di Terapia Antinfettiva; SItI – Società Italiana di Igiene, medicina preventiva e sanità pubblica; AIL – Associazione Italiana contro Leucemie, linfomi e mieloma; AMICI Italia; Amici Obesi; ANMAR – Associazione Nazionale Malati Reumatici; APMARR – Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare APS ETS; Associazione Pazienti BPCO e altre patologie respiratorie; Cittadinanzattiva; Europa Donna Italia; Europa Uomo; FAND – Associazione Italiana Diabetici; FederCentri APS ETS; NADIR ETS.
06 marzo 2024
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